Il mondo colorato, opulento e sorprendente di Dolce&Gabbana è entrato ormai da decenni nella cultura della moda e del costume, ma continua a sorprendere ad ogni nuova collezione.
I due stilisti hanno voluto creare a Palazzo Reale un percorso attraverso le loro creazioni per raccontare come ciò che il loro cuore crea diventa realtà, grazie al lavoro delle mani di artigiani ed artigiane che regalano corpo a ciò che era solo disegno su carta.
Una lettera d’amore aperta alla cultura italiana, in un percorso che affianca alle storiche creazioni i vari aspetti che da sempre ispirano il lavoro di Dolce&Gabbana: arte, architettura, artigianato, le città e la loro topografia regionale, la musica, l’Opera e il Balletto, le tradizioni popolari, il teatro e la dolce vita.
Se anche non sei appassionato di moda, la mostra vale una visita per ammirare gli allestimenti in puro stile Dolce&Gabbana: un’esplosioni di colori, materiali, specchi, lustrini e ricami tra capi d’abbigliamento e gioielli.
Palazzo Reale coglie l’occasione di questa mostra per affiancare alle creazioni degli stilisti dei pezzi storici, un tempo parte delle sue collezioni, mettendoli in dialogo con le creazioni di alta gioielleria e design nell’esposizione intitolata Tesori riflessi. Una testimonianza di come la maestria degli artigiani del passato guida i grandi marchi italiani.
Palazzo Reale
Da € 13 a € 17
Come arrivare: metropolitana linea rossa M1 e linea gialla M3 fermata Duomo
È da quando abbiamo letto da bambini i Viaggi di Gulliver che cerchiamo di immaginarci come possa essere un mondo a misura di Lillipuziano: case minuscole, piatti minuscoli, animali minuscoli. Insomma, un mondo intero a misura di formica.
Small is Beautiful alla Fabbrica del Vapore rende realtà tutto questo: è la più grande mostra internazionale interamente dedicata all’arte in miniatura, dove l’unità di misura è la punta di un dito.
Le opere in esposizione sono “grandi” pochi millimetri, ma racchiudono in sé un universo di particolari che si possono vedere solo grazie ad una lente d’ingrandimento, che sarà compagna d’esplorazione dei visitatori.
In mostra sono esposte le opere di 40 rappresentanti di spicco dell’arte in miniatura, tra cui artisti di rilievo come Vincent Bal e Danny Cortes.
Tra case hobbit, spiagge, navi, interi mondi, personaggi lego, cibo, scene in scatola, castelli, lasciati stupire e divertiti.
Fabbrica del Vapore
Da € 5 a € 14
Come arrivare: metropolitana linea M5 Lilla fermata Monumentale o Cenisio; tram 14, 12, 10
Il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea propone per l’estate 2024 una mostra dedicata all’artista milanese Liliana Moro. In attività dagli anni ’80, con la sua arte si muove attraverso mezzi diversi: parole, scultura, performance, disegno, collage e video.
Questa esposizione sceglie di approfondire un aspetto fondamentale del suo lavoro: il suono. Le sue opere si basano spesso su oggetti e situazioni quotidiane e invitano lo spettatore a guardare oltre ciò che è solo apparentemente ovvio.
PAC Padiglione d’Arte Contemporanea
Da € 4 a € 8
Come arrivare: metropolitana linea M1 Rossa fermata Palestro e linea M3 Gialla fermata Turati; Bus 61, 94; tram 1
Pirelli HangarBicocca è sempre in prima linea nella promozione dell’arte contemporanea e dedica un progetto speciale, Outside the Cube, alle forme espressive di Street Art.
Dal 2016 campeggia su una delle pareti esterne del museo Efêmero, il murales degli artisti OSGEMEOS che ritrae la silhouette di un vagone della metropolitana “scalato” da un ragazzo, a ricordo dalla storia dell’edificio di Pirelli HangarBicocca, dove nel secolo scorso si fabbricavano locomotive di treni.
Il 3 luglio 2024 viene svelata la nuova opera di questo progetto: l’artista eL Seed coprirà le pareti esterne del Cubo con un intervento site-specific legato alla storia e all’evoluzione del luogo: l’opera metterà infatti a tema la storia sociale e politica dell’area in cui si trova Pirelli HangarBicocca.
Pirelli HangarBicocca
Ingresso gratuito
Come arrivare: metropolitana linea M5 Lilla fermata Ponale poi pullman 51 (Direzione Cimiano M2) fermata Via Chiese – HangarBicocca
Pino Pascali è un artista molto particolare: espone in sole nove mostre, di cui una personale alla Biennale di Venezia; lavora soltanto per quattro anni interrotti bruscamente da un incidente in moto che gli toglie la vita a 32 anni nel 1968; nonostante questo, la sua opera è centrale nella storia dell’arte contemporanea italiana.
La sua particolarità è di porsi all’inizio di quella che diventa l’Arte Povera Italiana, prendendo dagli oggetti comuni materiali ed elementi che si trasformano seguendo il suo ragionamento.
Negli stessi anni in cui Andy Warhol espone le scatole di detersivo Brillo, Pino Pascali crea sculture che sono ambienti utilizzando materie come terra e acqua insieme a materiali da costruzione come l’eternit, e con nuovi prodotti di consumo e tessuti sintetici dà vita ad animali, trappole e ponti.
Essenziale per lui è, oltre che al lavoro in studio dell’artista, anche la “messa in scena” delle opere per il pubblico. Questo è evidentissimo nella mostra a Fondazione Prada, che raccoglie più di cinquanta lavori dell’artista provenienti da musei italiani e internazionali e da importanti collezioni private. Accanto alle opere, sono riprodotte foto scattate da grandi fotografi come Claudio Abate, Andrea Taverna e Ugo Mulas che ritraggono l’artista accanto (o addirittura mentre fa una capriola sotto) alle sculture.
La sua opera ha influenzato tantissimi artisti contemporanei (tanto da essere stato definito “un Cattelan ante litteram”): la mostra è un’occasione per entrare nel mondo giocoso e sorprendente di un artista da conoscere.
Fondazione Prada
Da € 7,50 a € 15
Come arrivare: metropolitana linea M3 fermata Lodi T.I.B.B.; tram 24; bus 65
Io sono un drago. La vera storia di Alessandro Mendini a Triennale Milano racconta con un’ampia retrospettiva l’opera di questo grande architetto, designer, artista e teorico, prendendo spunto da uno dei suoi più emblematici autoritratti, in cui si descrive come creatura mitologica composta da parti di poeta, architetto, designer, artigiano, manager, artista, grafico e persino prete.
In esposizione lavori di formati, materiali e soggetti differenti, opere provenienti da numerose collezioni pubbliche e private da tutto il mondo. Un’esplosione di colore e creatività, che spazia per quasi tutti i campi creativi.
In occasione di questa mostra, Philippe Starck, che ha condiviso con Mendini esperienze creative e professionali, omaggia il grande maestro con What?, una installazione site-specific nell’Impluvium, concepita come un’esperienza immersiva nel cervello di Mendini.
Un insieme di immagini e suoni della voce sovrapposta alla risata del grande maestro creano un ambiente che suggerisce la bizzarria, la fantasia creativa e l’arguzia che, secondo Starck, erano parti essenziali del suo subconscio.
Per rendere al meglio la sua idea, Starck ha coinvolto Soundwalk Collective, collettivo di artisti e musicisti che ha già collaborato con artisti come Jean-Luc Godard, Nan Goldin e Patti Smith.
Alessandro Mendini è qui.
Triennale Milano
Da € 7,50 a € 15. Per visitare tutte le mostre in Triennale Milano è disponibile un biglietto giornaliero (€ 25)
Come arrivare: metropolitana linea M1 rossa e M2 verde fermata Cadorna-Triennale; tram 1, 10; bus 85