C’è un po’ di tutto in Insiders, il nuovo reality show spagnolo che approda su Netflix, isola felice e insieme refugium peccatorum per le produzioni iberiche e internazionali. C’è un po’ di Squid Game, de La Casa di Carta, un po’ di Chorus Line, e, infine, Il Grande Fratello: insomma, un cocktail di ingredienti che non potrebbero c’entrare di meno gli uni con gli altri.
Cominciamo da La Casa di Carta, la cui ultima parte è attesa per inizio di dicembre: a condurre c’è Najwa Nimri, che per la maggior parte di noi è interprete dell’ispettrice Alicia Sierra, nonché della criminale Zulema Zahir nell’altro show spagnolo che più ha trovato il successo nella distribuzione sulla piattaforma streaming, Vis a Vis – Il prezzo del riscatto. Per la maggior parte del pubblico italiano, la Nimri è un’attrice (televisiva, anche se ha un lungo curriculum cinematografico e cinque candidature ai premi Goya in attivo), ma è anche cantante e, da adesso, pure una conduttrice di reality.
Nel suo, c’è un po’ di Squid Game. Sì, perché mentre il successo della serie coreana non accenna a diminuire, tanto che l’effetto tormentone ci ha dato alla testa, è un attimo sentire parlare di montepremi per pensare immediatamente a qualche nuova trovata targata Netflix a tema survivor game. Invece no, anzi, nì, perché a Insiders il montepremi c’è davvero, pari a 100.000 euro – cifra che, a ben vedere, è maggiore di quella con cui viene valutata una vita umana in Squid Game. In Insiders, tuttavia, i concorrenti non partecipano a giochi per bambini in versione mortale, non rischiano la vita.
Il richiamo al Il Grande Fratello è molto più immediato per la natura stessa dei programmi, dove i concorrenti sono rinchiusi in una casa – con una stanza che dalle anticipazioni video ricorda la gabbia di vetro dello stalker assassino Joe di You – in cui votano per decidere chi eliminare tra i compagni. Più che un game di sopravvivenza, Insiders sembra un reality di convivenza. Il tutto, ovviamente, sotto gli occhi delle telecamere. E sono forse loro le vere protagoniste dello show il cui titolo in italiano significa «bene informati» oppure «addetti ai lavori».
Ma forse il metro di paragone più corretto per Insiders è il musical Chorus Line perché crea è una sorta di meta-reality, come emerge dai (pochi) dettagli della trama, o meglio, della spiegazione del programma. Il format, infatti, prevede una finta selezione di aspiranti “volti da reality”, durante la quale quest’ultimi vengono ripresi in maniera inconsapevole.. No, meglio, vengono rispresi ma non esattamente a fine di casting, visto che il reality sta proprio nelle selezioni.
Chiedendo perdono al dio dei musical per aver nominato Chorus Line (l’abbiamo fatto solo per spiegare l’ambientazione durante dei provini), Insiders diventa in qualche modo più interessante, perché entra in ballo la questione privacy, che non è cosa da poco.
Non è chiaro quando e se i concorrenti scoprono di essere stati filmati senza saperlo, e se c’è – dovrebbe – esserci un contratto firmato che spieghi questi dettagli. In mancanza di un lancio ufficiale da parte di Netflix, possiamo accontentarci di quanto la conduttrice Najwa Nimri, fasciata da un completo pantalone effetto lurex rosso, afferma nel trailer: «Non prendiamoci in giro: i concorrenti del reality ormai sono perfettamente consapevoli. Volevamo coglierli alla sprovvista e mostrare il loro vero volto. Come puoi immaginare, registrare dodici persone senza che se ne rendano conto è una bella sfida, ma è stato fatto. I dodici concorrenti credono di partecipare alla fase finale di un casting per entrare in un reality. Ma ci sono già dentro senza saperlo. Dal primo giorno».
Insomma, pare che l’obiettivo di Insiders sia recuperare lo spirito originale de Il Grande Fratello, che era quello di spiare le persone senza che lo sappiano. «La realtà sta per superare la finzione», promette l’anticipazione di Insiders, che porterebbe il pubblico letteralmente all’interno del programma, raccontando la meta-realtà dei concorrenti, ignari di microfoni e telecamere.
L’assunto di base è dimostrare che davanti alle telecamere, nessuno è davvero sé stesso. Insiders elimina la consapevolezza dei partecipanti per provare a vedere come sono davvero. Non esattamente un’idea rivoluzionaria, ma che ammicca ai “soliti” limiti morali di ciascuno di noi, esasperati in serie come Squid Game (o nel film spagnolo Il Buco) come dimostrano i riassunti dei primi episodi del reality.
«Insiders», quando esce in streaming
Composto da sette puntate (che durano circa 50 minuti ciascuna) e senza praticamente nessun lancio da parte della piattaforma streaming, Insiders è disponibile su Netflix da giovedì 21 ottobre 2021.