Guida Michelin 2021 Ristoranti stellati più economici in Italia

Anche quest’anno la Guida Michelin ha annunciato i suoi ristoranti stellati e tra questi ce ne sono 19 con almeno una stella che propongono ai clienti un menù degustazione a meno di 60 euro. La mappa di queste eccellenze economiche è un viaggio dal Nord al Sud d’Italia che fornisce un imperdibile itinerario, una cartina insolita dove è possibile pranzare delizie gourmet a prezzi contenuti.

I 10 ristoranti stellati Michelin più economici in Italia

La Guida Michelin aggiornata a settembre 2021 divide i ristoranti in BibGourmad (i migliori locali sotto i 35 euro) e in stellati. Chi non vuole spendere troppo può mangiare in alcuni tra questi ultimi che riservano sorprese a costi abbordabili.

Atelier, Domodossola (Verbano Cusio Ossola)

L’innovativa cucina dell’Atelier dello chef Giorgio Bartolucci presenta un menù degustazione vegetariano a 60 euro, composto da quattro portate. Gli imperdibili sono la focaccia a lievito madre con cipolla candita e il cavolfiore e miso.

Storie d’amore, Borgoricco (Padova)

Il percorso guidato dello chef Davide Filippetto e del patron Massimo Foffani è un’avventura tra Storie d’amore per il territorio e la qualità. La combinazione di due portate dalla loro carta, sia a pranzo che a cena, vale 55 euro: fanno battere il cuore il risotto alla parmigiana di melanzane e la catalana di crostacei al vapore.

Berton, Milano

In pieno centro a Milano, si pranza da Berton con un raffinato menù degustazione da due portate a 95 euro a persona. La scelta è ricca: si va dalla lasagna di piccione al risotto alla pizzaiola con acqua di mozzarella, fino agli spaghetti freddi con mandorle, basilico e banana.

Joia, Milano

Due stelle Michelin, la Joia vegetariana di Pietro Leemann sfodera il “piatto quadrato” per tutte le tasche: un piatto unico con quattro elementi a 20 euro. Salendo a 25 euro, si aggiunge il dessert. La degustazione completa a tre portate arriva a 50 euro, quella a quattro portate a 60. La vera alternativa a Niederkofler.

D’O, Cornaredo (Milano)

Il D’O di Davide Oldani vanta un primato storico: è stato il primo ristorante a prendere una stella Michelin con un menù a 11,50 euro. Oggi ha due stelle e continua ad essere piuttosto economico: i due menù degustazione variano dagli 80 euro (sei portate, con cinque calici abbinati a 45 euro) ai 110 euro (nove portate, con otto calici abbinati a 70 euro).

San Domenico, Imola

Mangiare da San Domenico significa tornare alle origini e soprattutto non spendere troppo gustando un menù da due stelle Michelin. Considerando che i prezzi altrove possono raggiungere anche i 300 euro a persona, dagli chef Valentino Marcattilii e Massimiliano Mascia si possono assaporare l’arrostino di coniglio al rosmarino e il mitologico uovo in raviolo stando sotto i 100 euro, vini esclusi. La famosa “colazione di lavoro” viene 60 euro.

Trattoria Amerigo, Bologna

Dal 1934 la Trattoria di Amerigo Savigno offre “nuove” vecchie ricette da leccarsi i baffi. Con Giacomo Orlandi alla guida della cucina, con 50 euro si possono gustare cinque portate (classici senza età come la torta rovesciata ai pomodorini, i tortellini in brodo di gallina vecchia e le tagliatelle al ragù 100% bolognesi) accompagnate da una bottiglia di vino.

Per me – Giulio Terrinoni, Roma

Il ristorante di Giulio Terrinoni, oltre ad uno spazio en plein air che affaccia su Piazza della Moretta, serve a pranzo un menù degustazione a tre portate per 36 euro o a cinque portate per 60 euro. I pezzi forti sono il maccarello bruciato con burrata e cavolo rosso e la trippa di rana pescatrice alla romana.

Il papavero, Eboli (Salerno)

Nel centro storico di Eboli, il Papavero del giovane chef Fabio Pesticcio presenta un menù degustazione di ben cinque portate a 45 euro. I cavalli di battaglia sono la pasta mista con polpo, spuma di patata e datterino e la rivisitazione di burro e alici.

Oasis Sapori Antichi, Vallesaccarda (Avellino)

L’Oasis di Vallesaccarda è uno dei pochi ristoranti stellati che costa quasi quanto una trattoria. Scelta della famiglia Fischetti, che si scatena con il “pranzo all’antica” a 60 euro, i “soli primi” a 50 euro e la “colazione di lavoro” addirittura a 25 euro. Meraviglie che succedono solo in Irpinia.

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