Fatturato aziende italiane 2023

Il report ha analizzato i bilanci di 3.442 aziende: 2.613 società industriali e di servizi; 240 holding; 28 Sim; 28 società di leasing; 38 di factoring e credito al consumo; 387 banche e 108 assicurazioni.

Enel, Eni e Gse

La classifica dei fatturati 2023 dell’industria e dei servizi si conferma dominata da tre gruppi energetico-petroliferi pubblici: Enel (con 84,1 miliardi di euro), Eni (76,6) e Gse – Gestore dei servizi energetici (54,4). Nel 2020 avevano avuto ricavi rispettivamente per 63,6, 44 e 26,3 miliardi di euro, con Eni che aveva registrato una perdita netta di 8,5 miliardi di euro

La corsa delle energetiche

Scorrendo la classifica alla quarta posizione come lo scorso anno si trova Fca Italy (con 21,9 miliardi di euro di ricavi) seguita da Telecom (15,1), Leonardo (14,1) e Prysmian (12,7) che sale di due posizioni scalzando Ferrovie dello Stato, ottava (11,7). Scalano la classifica 2023 guadagnando fino a sette piazze le energetiche Edison (11,7 miliardi di euro), A2A (11,3) ed Hera (10,5). A seguire Edizione (9,8), ormai priva di Autostrade per l’ltalia, Poste Italiane (8,9) e Saras (8,6).

La prima e unica azienda della grande distribuzione è Superit, holding che controlla Esselunga, in quindicesima posizione (nel 2020 era undicesima) con vendite pari a 8,5 miliardi di euro. Chiudono la graduatoria la metallurgica Marcegaglia Holding che sale di 8 posti con vendite pari a 8 miliardi di euro, l’alimentare Parmalat (8 miliardi), le due petrolifere Kuwait Petroleum Italia (7,6) ed Esso Italiana (7,4) che rientrano nella top 20 e infine Saipem (6,9).

Scende la Gdo, salgono le petrolifere

«Nella graduatoria delle prime 20 aziende per fatturato, lo scorso anni gli operatori della grande distribuzione erano di più. C’erano Esselunga, Eurospin Italia e Lidl Italia. Ora rimane solo la prima», «Succede perché sono rientrate le petrolifere, che hanno messo a segno incrementi di fatturato. È significativo che nove siano aziende energetiche e petrolifere. Da notare anche l’assetto proprietario: nove sono pubbliche, cinque private, sei a proprietà estera».

Campioni di utili

Enel ed Eni si confermano anche i campioni di utili 2023 con rispettivamente 5,8 e 3,1 miliardi di euro. Seguiti da Edizione (1,6), Poste Italiane (1,5) e Snam (1,4). Mentre al primo posto per le perdite si trova Telecom con 8,7 miliardi, ovvero il 57,2% del fatturato, risultato che sconta gli effetti della svalutazione dell’avviamento domestico per 4,1 miliardi di euro e dello stralcio, pari a 3,8 miliardi, delle attività per imposte anticipate. Seguono Saipem con 2,5 miliardi e FCA Italy con 1,5, penalizzata dalla crisi dei semiconduttori.

Nel 2023 continua la crescita

Le prime due aziende per fatturato, Enel ed Eni, hanno una crescita dell’84% e del 103% rispetto allo stesso periodo del 2022. Il balzo è ancora maggiore per Edison (+233%), A2A (+145% nel primo semestre) ed Hera (+114%, sempre sul semestre): tutte nel comparto energetico. Gli incrementi 2023, in misura minore, interessano anche le altre grandi aziende, con Leonardo a +3,6%, Prysmian a +32%, Ferrovie dello Stato a +16,5%.

Banche e assicurazioni

Per quanto riguarda le altre classifiche stilate dallo studio, Poste Italiane si conferma al primo posto per numero di dipendenti (121.423, di cui il 53% donne). Intesa Sanpaolo con 1.059,5 miliardi di totale attivo tangibile (+6,5% rispetto al 2020) guida la classifica delle banche davanti a UniCredit (914,5 miliardi: -1,6%) e Cdp – Cassa Depositi e Prestiti (412,9 miliardi: +0,6%). Generali con 74,3 miliardi di premi lordi è la prima assicurazione, seguita da Poste Vita e Unipol.

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