Il mercato del vino è in forte ripresa e l’Italia si conferma il Paese produttore leader nel mondo. Lo rivelano le prime stime sulla vendemmia 2021, presentate in una conferenza stampa online da Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini. Nonostante i fenomeni atmosferici avversi, i dati promettono una produzione “poca ma buona, a tratti ottima”. Il vino prodotto si attesta sui 44,5 milioni di ettolitri. Il calo è del 9% rispetto ai 49 milioni di ettolitri del 2020, ma è un dato importante tenendo conto che in Francia è prevista una vendemmia ai minimi storici: 33,3 milioni di ettolitri, -29% rispetto all’anno scorso.
Il mercato del vino in Italia in forte ripresa
Il vigneto Italia resiste in primis sul mercato interno, spinto dalla riapertura del settore Horeca (l’industria alberghiera) e dalla ripresa del turismo. Ma segnali importanti arrivano pure dalla domanda estera: nei primi cinque mesi del 2021 si sono segnati 2,7 miliardi di euro e un lusinghiero +11% rispetto al 2020.
I prezzi sono in rialzo. La prospettiva di una produzione minore ma di maggiore qualità e l’aumento della domanda favoriscono l’ottimismo sull’andamento futuro dei listini. “Dai primi riscontri analitici – specifica il report di Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini – si evidenziano delle gradazioni medio alte, con qualche criticità sul rapporto zuccheri/acidità”.
“Particolare attenzione – aggiunge il rapporto – andrà rivolta ai tenori polifenolici delle uve a bacca rossa, buoni i potenziali aromatici delle uve a bacca bianca. Rimane grande comunque l’attenzione al meteo delle prossime settimane, quando si concentrerà il grosso della vendemmia, ma non vogliamo essere pessimisti e, con la consueta professionalità degli enologi e dei tecnici, unita alla qualità raggiunta dalle nostre imprese, ci attendiamo dei buoni risultati e di consolidare le punte di eccellenza che caratterizzano il vino italiano”.
Nella classifica specifica per regioni, il Veneto si conferma capofila della produzione italiana con quasi 11 milioni di ettolitri, pur incassando un brusco -7%. Al secondo e terzo posto si piazzano Puglia (8,5 milioni) ed Emilia Romagna (6,7). Queste tre regioni, insieme alla Sicilia (3,9), producono circa 26 milioni di ettolitri complessivi, pari al 60% di tutto il vino italiano.
Il centro Italia, in particolare la Toscana e l’Abruzzo, risentono delle gelate di aprile, mentre al Nord la Lombardia segna il decremento più importante: -20%. Al Sud sono Molise (-15%), Sardegna (-15%) e Basilicata (-10%) a detenere il primato in negativo. Le uniche regioni che non presentano il segno meno sono la Sicilia (+9%) e la Campania (+5%).