Classifica Musei più visitati in Italia 2023

GALLERIE DEGLI UFFIZI

Oltre 4 milioni di visitatoriRecord di sempre per gli incassi (grazie anche a circa 2 milioni arrivati dalle mostre organizzate all’estero): oltre 35 milioni di euroun milione in più sempre rispetto all’ ‘anno d’oro’ 2019, quando furono poco più di 34.

I NUMERI DELLE ATTIVITÀ DEL MUSEO 

PRESENZE

4.066.366 complessivamente gli ingressi nei tre spazi delle Gallerie (Uffizi, Palazzo Pitti, Giardini di Boboli): un aumento del +136,2% rispetto al 2021 (1.721.637), e solo -7,4% in confronto all’anno dei record 2019 (quando erano state 4.391.861). Alla Galleria degli Uffizi sono andate 2.222.692 persone (+129,22%), a Palazzo Pitti 650.612 (171,87%), al Giardino di Boboli 1.193.062 (132,73%).

INTROITI

Il 2023 alle Gallerie è stato anno top di sempre per quanto riguarda gli incassi delle Gallerie: ben 35.030.387 euro, +2,7% rispetto al precedente massimo, raggiunto nel 2019 con 34.097.744 euro. Dalla bigliettazione sono arrivati 28.638.111 euro (+142,6% rispetto al 2021), mostre e prestiti all’estero hanno fruttato quasi due milioni, 1.921.726 euro1.050.000 l’ammontare delle donazioni. Le entrate dirette (diritti d’immagine, affitti spazi per eventi e riprese cinematografiche, ecc.) sono state 1.322.803, quelle indirette (royalties e canoni fissi) 2.097.747.

INTERVENTI DI RESTAURO E NUOVI ALLESTIMENTI: 164 i restauri di opere, tra i quali la Pala di Santa Lucia De’ Magnoli di Domenico Veneziano e la Pala Macinghi di Andrea del Verrocchio (entrambi a cura dell’Opificio delle Pietre Dure). 126 gli interventi di recupero e progettazione architettonica; un milione di euro donati tramite Amici degli Uffizi e Friends degli Uffizi Galleries dalla filantropa statunitense Veronica Atkins, per realizzare il restauro della Sala di Bona in Palazzo Pitti e del ciclo di mediceo degli Arazzi Valois; il restauro completo delle Reali Poste degli Uffizi e della Biblioteca Magliabechiana (con nuova illuminazione a led); nel Giardino di Boboli il restauro della Kaffeehaus (composta, oltre che dalla caffetteria, da giardino, terrazze e belvedere panoramici), il Giardino delle Camelie, la conclusione del restauro del Viale dei Montaccini con annessa fontana (ripristinata con soluzioni ecosostenibili), che consentono oggi la riapertura al pubblico; la conclusione della prima parte di lavori del Giardino dei Principi; la nuova segnaletica (40 pali, 173 frecce, 118 cartelli con mappe e info).

MOSTRE26 quelle organizzate. 10 alle Gallerie, con un forte accento sull’arte contemporanea: dalla creature fantastiche dell’artista belga Koen Vanmechelen, disseminate tra i capolavori del museo, alla prima personale in Italia di Sammy Baloji le cui opere site-specific hanno arricchito le sale dell’Andito degli Angiolini, Palazzo Pitti, in un intrecciano di motivi e narrazioni ricavati da oggetti che arrivavano dai “Regni Kongo”, alla mostra Per Dafne e le Altre in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, in cui le fotografie di Elisa Montessori ripercorrono il mito ovidiano in chiave moderna. Tra le 16 mostre off-site sono da segnalare grandi iniziative nazionali e internazionali (dal Castello di Miramare a Minneapolis a Shanghai), ma anche 13 trasferte che si inseriscono nell’iniziativa degli Uffizi Diffusi, di cui 8 all’interno del progetto “Terre degli Uffizi” organizzato insieme alla Fondazione CR Firenze (Uffizi Diffusi a Monsummamo Terme, Casole d’Elsa, Portoferraio, Lucca, Pietrasanta; Terre degli Uffizi a San Casciano, San Giovanni Valdarno, Poppi, Arezzo, Scarperia/San Piero a Sieve, Anghiari, Montespertoli, Cascia).

DONAZIONI E ACQUISTI: il patrimonio artistico delle Gallerie si è arricchito grazie a 75 donazioni di opere (da segnalare il ritratto di Gaetano Berenstadt di Giovacchino Fortini, l’Ascensione di Cristo di Maso da San Friano donato dai Freinds of Uffizi Galleries e infine Ubuntu dell’artista belga Koen Vanmechelen; 288 gli acquisti (da segnalare, il ritratto del conte Lucini imprigionato di Francesco Hayez (1828), la scultura di testa maschile della seconda metà I Sec. a.C. e ‘Amore Castigato’ di Camillo Mainardi dove Marte fustiga Amore inseguito da una Furia per un totale di 363 nuove opere d’arte tra disegni, dipinti e sculture.

PREMI: Numerosi sono stati i riconoscimenti, internazionali e nazionali, raccolti lo scorso anno dal museo. Si ricordano il premio Aretè per le Digital Humanities (diciannovesima edizione), l’attribuzione di Progetto Valore da SDA Bocconi School of Management per l’iniziativa Uffizi per tutti, a cui si aggiunge il Quality Choice Award grazie all’European Society for Quality Research assegnato a coloro che promuovono e diffondono qualità e innovazione nei servizi e nelle performance di aziende e amministrazioni pubbliche.

ATTIVITA’ DIDATTICHE E DI ACCESSIBILITA’: Sono state 60 le visite in presenza per famiglie al museo, per un totale di 1.253 partecipanti; con il progetto Ambasciatori per l’Arte, percorso per le scuole superiori, sono state 39 le classi coinvolte, per un totale di 858 studenti e 336 lezioni. I tirocini svolti in collaborazione con le università e altri enti sono stati 82.

Quanto all’ambito degli eventi dedicati all’accessibilità ed alla mediazione culturale, sono stati 78, tra visite guidate e attività didattiche, per 1.104 partecipanti complessivi.

MUSEO EGIZIO DI TORINO

L’Egizio archivia il 2023 con 898.500 visitatori, numero comprensivo anche degli eventi istituzionali e privati, a fronte degli 853mila ingressi del 2019.

L’Egizio ha affrontato l’incertezza, puntando su progetti espositivi, come l’esperimento transmediale “Aida, figlia dei due mondi”, che ha coinvolto diversi musei, enti culturali a Torino e in Italia e la mostra legata a bicentenario della decifrazione dei geroglifici “Il dono di Thot: leggere l’antico Egitto”, che si è aperta lo scorso 7 dicembre in un nuovo spazio espositivo concesso dall’Accademia delle Scienze al Museo.

Nel 2023, inoltre, il Museo Egizio ha lanciato due nuovi progetti espositivi a Vicenza, uno sforzo produttivo che vede protagonisti fino a maggio 2023 centinaia di reperti dell’Egizio alla Basilica Palladiana, nelle mostre “I creatori dell’Egitto eterno” e “Gioielli e amuleti, la bellezza nell’antico Egitto”.

Nel corso dell’anno non sono mancati i progetti di ricerca, importanti restauri, come quello del Papiro dei Re, frutto di una triangolazione internazionale tra Torino, Berlino e Copenaghen, progetti di digitalizzazione del patrimonio, podcast, conferenze ed eventi divulgativi. Inoltre, è proseguito il ciclo di mostre bimestrali “Il laboratorio dello studioso”, un viaggio a puntate dietro le quinte del museo, alla scoperta dell’attività scientifica condotta dai curatori ed egittologi del Dipartimento Collezione e Ricerca dell’Egizio.

FONDAZIONE TORINO MUSEI  Oltre 530.000 VISITATORI 

Nell’anno appena trascorso i nostri musei hanno raggiunto importanti risultati in termini di visitatori, con oltre 530.000 persone che hanno visitato il patrimonio e le mostre della GAM, del MAO e di Palazzo Madama oltre ad Artissima, la nostra Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea.

I visitatori registrati nel corso del 2023 sono stati 154 mila alla GAMquasi 100 mila i visitatori del MAO e oltre 243 mila a Palazzo Madama, a cui si aggiungono gli oltre 33 mila visitatori in 4 giorni della ventinovesima edizione di Artissima, diretta per il primo anno da Luigi Fassi che si è riconfermata come vero punto di riferimento per il mercato dell’arte contemporanea internazionale ed è stata definita dai media come la fiera più sperimentale, innovativa e interessante d’Italia e d’Europa.

I tre musei hanno realizzato nel complesso 18 mostre e organizzato 180 eventi tra incontri, corsi di storia dell’arte, conferenze, concerti, performance, visite speciali e altro. I prestiti di opere sono stati 86 a beneficio di 31 musei e istituzioni italiane e internazionali, portando la ricchezza del nostro patrimonio fuori dai confini e permettendo di rafforzare i rapporti di scambio con importanti realtà culturali. I Dipartimenti Educazione hanno visto la partecipazione di oltre 50 mila tra bambini, ragazzi, insegnanti, famiglie, persone con disabilità e adulti.

La Fondazione insieme alla Città di Torino ha realizzato la venticinquesima edizione di Luci d’Artista, tutelando e promuovendo le installazioni esistenti. Ha allestito insieme agli artisti i tre nuovi progetti e portato all’antico splendore le opere danneggiate dal tempo.

Torino i Musei Reali diretti da Enrica Pagella nel 2023 hanno ottenuto 457.731 ingressi, poco meno dei 492.049 del 2019. Infine la Capitale: le Gallerie nazionali di arte antica, guidate da Flaminia Santori l’anno scorso hanno totalizzato 182.675 visitatori, poco più del 2019 (180.586).

Il 2023 al MANN si chiude con 450mila presenze

Il 2023 al Museo Archeologico Nazionale di Napoli si conclude con un’evidente conferma del trend della ripartenza: gli ingressi sono stati circa 450mila, in crescita del 126% rispetto al 2021. Oltre il 63% del totale sono stati i visitatori paganti. 

​Inoltre, da un’analisi dei prestiti delle opere del MANN all’estero e in Italia, si può stimare che nel 2023 i capolavori dell’Istituto, provenienti anche dai ricchissimi depositi, siano stati ammirati da quasi 700mila persone: oltre 473mila i visitatori della mostra itinerante “Pompeii”, realizzata in Giappone con centocinquanta reperti del MANN; circa 100mila i biglietti staccati a Suzhou per l’esposizione sugli Etruschi; 90mila le presenze tra Pittsburgh e New York per percorsi sempre basati su significativi prestiti del Museo. E non solo: aperta da dieci giorni a Shangai, l’esposizione sulla bellezza, che ha come star la Venere Callipige, ha registrato già 25mila visitatori. Nel 2023, le mostre con manufatti del Museo in giro per il mondo sono state 43 (23 in Italia, 14 in Europa, 4 in Asia, 2 negli Stati Uniti); nel Bel Paese, da menzionare il successo dell’allestimento “I pittori di Pompei” che, al Museo Civico Archeologico di Bologna, ha fatto registrare da fine settembre 33mila presenze (in mostra, vi sono cento splendidi affreschi del MANN).

​​​​​​​​Il 2023 anno di innovazione al Parco di Ercolano, mesi ricchi di eventi e di visitatori

Il 2023 per il Parco Archeologico di Ercolano ha rappresentato la vera rinascita. Sono stati 436.855 i visitatori che hanno varcato la soglia dell’ingresso del sito

ancora nel capoluogo toscano, i Musei del Bargello guidati da Paola D’Agostino, hanno ottenuto 432.308 visitatori, mentre nel 2019 raggiunsero quota 644.569. Il Museo Nazionale Archeologico di Napoli diretto da Paolo Giulierini ha chiuso il 2023 con 437.999 visitatori mentre nel 2019 erano stati 670.594; sempre nel capoluogo partenopeo il Museo di Capodimonte guidato dal francese Sylvain Bellenger ha ottenuto lo scorso anno 181.676 visitatori mentre nel 2019 erano stati 252.723.

La Pinacoteca di Brera, a Milano, che da otto anni vede al vertice il canadese James Bradburne, nel 2022 ha richiamato 397.082, ma nel 2019 furono 417.976.

LA VENARIA REALE: 357.776 presenze

30.000 visitatori durante il periodo delle Festività natalizie

Nell’anno 2023 sono stati 332.776 i visitatori della Reggia di Venaria, in 316 giorni di apertura (precisiamo per correttezza statistica che il numero è riferito alle persone – detto in gergo museale le Teste – entrate in Reggia, non al numero dei singoli biglietti venduti, che è ovviamente maggiore).

Tenendo conto dei numerosi eventi ospitati nel corso dell’anno quali l’Eurovision Song Contest, il summit dei Ministri degli Esteri del Consiglio d’Europa, il 160° Anniversario della Corte dei Conti ed altri appuntamenti istituzionali ed iniziative private, il dato finale delle presenze sale a 357.776.

In particolare si segnala il successo della mostra John Constable. Paesaggi dell’animaorganizzata in collaborazione con la Tate britannica, che ha raggiunto i 35.639 visitatori in solo due mesi di apertura; ottimo anche l’andamento della mostra Play. Videogame, arte e oltrevista da 65.110 persone in 142 giorni, (mostra autoprodotta e curata dal direttore della Reggia di Venaria Guido Curto insieme a Fabio Viola, il maggiore esperto italiano di videogiochi) tanto che, soprattutto per favorire la visita da parte delle scuole, si è deciso di prorogare Play fino a domenica 12 febbraio, stesso giorno in cui chiuderà Constable.

48mila visitatori al Polo del ‘900
 
Raddoppiano i visitatori al Polo del ‘900 di Torino con 48.200 presenze (24.500 nel 2021). 2.500 visitatori ha avuto la mostra interattiva “Nel nostro piatto” promossa dalla Fondazione Vera Nocentini e rivolta soprattutto a studenti dai 6 ai 18 anni, a cui si è aggiunta la mostra collettiva “Every food is a landscape”  promossa da BJCEM che ha portato al Polo 16 artisti internazionali. Le presenze maggiori si sono registrate agli eventi: 19.100 nel 2023. Nonostante una diminuzione del 50% del numero degli eventi, il pubblico risulta aumentato del 90%, dato che segna la strada della programmazione 2023 del Polo nell’ottica di concentrare temi e risorse. In crescita anche le presenze in Sala lettura e per i servizi di consultazione per un totale di 17.100 utenti (8.000 nel 2021) di cui il 90% è under 35.

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