I migliori monopattini a noleggio di Milano
Voi Milano: lo sharing tutta sostanza
Girando per Milano, in centro come appena fuori, è impossibile non incappare nei veicoli di Voi, startup svedese che si è lanciata in forze nel nostro paese. sbarcando a Milano ma non solo. La flotta iniziale di 750 monopattini in sharing potrebbe essere ulteriormente cresciuta perché Voi è realmente onnipresente. Ero curioso di scoprire i motivi del suo evidente successo, e non sono rimasto deluso.
La app di VOI: facile, amichevole, veloce.
Usabilità della app: voto 10.
L’app di Voi è un capolavoro di immediatezza e completezza. Contiene una scuola guida, suggerimenti per la sicurezza. Soprattutto è stata tra quelle che mi hanno condotto con più immediatezza dal download alla guida, senza eccessive torture in fase di data entry (confesso che odio inserire troppe cose dallo schermo del cellulare: ho le dita grandi e il rischio di ripetere all’infinito operazioni già in sé laboriose è altissimo). E poi, quando apri la app è rassicurante e piacevole vedersi circondati da innumerevoli veicoli, pronti praticamente ad ogni angolo. Cosa che in definitiva rende la mappa piacevolmente inutile. Basta girarsi in qualunque direzione e un monopattino Voi è sempre lì ad aspettarti, senza bisogno di seguire alcuna indicazione. Scan e vai.
VOI, un monopattino che non perdi mai di vista.
Facilità di trovare il monopattino: voto 10.
E’ uno dei punti decisamente vincenti dell’offerta Voi. Se hai bisogno di un monopattino a noleggio Voi c’è. Sempre. E praticamente dovunque mi sia capitato di cercarlo. Quando un veicolo di altro sharing aveva problemi o mi ha lasciato a piedi, ho sempre propseguito con Voi. Semplicemente, era lì.
Voi, monopattino con piacere.
Qualità del veicolo e prova su strada: voto 9.
Essenziale ma solido e di qualità, il monopattino offerto in sharing da Voi ha tutto quello che serve per navigare in confort e sicurezza la città, anche il supporto per il cellulare, quando si decide di usarlo come navigatore. Il mezzo offre una sensazione di robustezza ed è a suo agio sui fondi spesso difficili della città. I suoi 20 km/h ci sono tutti (a occhio, forse, con una leggera abbondanza), la marcia è tranquilla, sotto controllo, senza ondeggiamenti e incertezze. Anche divertente. Tanto che più di una volta ho deciso di allungare il percorso previsto solo per godermi un po’ di monopattino elettrico. Tra tutti il veicolo di Voi è quello che ho sentito più mio. Forse anche questa è una ragione del suo evidente successo?
Il servizio vincente di VOI.
Comodità del servizio: voto10.
L’ho sempre trovato quando mi serviva. Non ha mai rallentato senza ragione, non si è fermato, non mi ha reso la vita difficile nel parcheggio né in nessun altro momento. Per quanto mi sia adoperato, non sono riuscito a trovare nel servizio offerto da Voi nessun problema o difetto.
Un costo allineato alla media del mercato.
Costo del noleggio: voto 8.
Lo sharing di monopattini non è mai, in nessun caso, un servizio particolarmente economico, al confronto con servizi più tradizionali come le biciclette di BikeMi. La sua comodità e flessibilità un po’ si pagano ma con Voi si pagano meno che con molti altri noleggi. Per chi si trova particolarmente bene e vuole sceglierlo in esclusiva o quasi le formule di pass sono numerose e allineate nei prezzi. Guidare tutto il giorno Voi, senza limiti, costa 6.99 euro, per esempio. Il che rende il servizio decisamente più conveniente se lo si utilizza con un po’ di stop and go. Ma esistono pass di durata anche diversa, fino ai 360 euro di quello annuale.
La nostra esperienza con VOI.
Esperienza complessiva del servizio: voto 10.
Ho preso un monopattino Voi in due occasioni in cui un altro mi ha lasciato a piedi. E la terza volta, in cui stavo per fermarmi per un falso allarme, è stato ancora una volta un Voi ad aspettarmi pronto a ripartire. Ho guidato con piacere e senza problemi su asfalto, selciato, attraversato rotaie, ho anche sorpassato un paio di biciclette sulla ciclabile. Sono arrivato presto e mi sono divertito. Se avessi pensato all’esperienza ideale di monopattino elettrico sarebbe stata quella che ho avuto con Voi.
Il voto finale di Voi: 57/60
Dott Milano: da qui a lì. Punto.
Tra tutti i servizi di monopattini in sharing Dott è quello che ha l’immagine meno scintillante e glamour. Un servizio che punta all’utilità, facendo bene il suo lavoro, muovere gli utenti da punto a punto a un prezzo competitivo. Ci sta riuscendo? E’ quello che ho cercato di scoprire guidandoli un po’ per le vie della città.
App. La funzionalità prima di tutto.
Usabilità della app: voto 9.
La app è semplice e pratica. Al contrario di altre piattaforme multiservizio e multimezzo, Dott offre solo monopattini e niente altro che monopattini. Niente fronzoli, solo sostanza. Facile da scaricare, da visualizzare, prima del primo utilizzo ti guida in modo semplice all’uso del mezzo. Niente di eccitante ma tutto quello che serve. La distanza del monopattino, l’autonomia, il prezzo di sblocco e al minuto sono tutti chiaramente esposti. Tutto molto concreto, utile e friendly.
Dott è vicino a dove sei.
Facilità di trovare il monopattino: voto 8.
Sulla carta, Dott. non ha la quantità di monopattini di altri servizi (è partita con 750 veicoli) ma per strada è presente in forze. A Porta Venezia, al Castello, Porta Romana, San Babila, Città Studi ne ho sempre trovati. Come tutta la filosofia del suo servizio, Dott offre quello che serve, nulla di più, nulla di meno.
Il monopattino Dott: la forza della sicurezza.
Qualità del veicolo e prova su strada: voto 9.
Solido, sicuro, si muove per le vie della città indifferente agli ostacoli del fondo stradale. Accelera con forza ma progressivamente, frena in modo potente e progressivo. Sul monopattino di Dott non si ha l’impressione della velocità ma quella del controllo, tanto che nemmeno muoversi nel traffico denso per un pilota poco esperto come me si è rivelata un’impresa ansiogena. Promosso a pieni voti.
Il servizio come dovrebbe essere.
Comodità del servizio: voto 8.
Il primo utilizzo di Dott è un esempio di come lo sharing di monopattini dovrebbe sempre essere. Data entry ridotto al minimo indispensabile anche grazie al fatto che il servizio accetta paypal. Monopattini sempre a portata di mano, nessuna complicazione di nessun genere.
Utile e ad un prezzo medio.
Costo del noleggio: voto 7.
Servizio utile, prezzo medio di 19 centesimi al minuto. Varietà di offerte per ridurre al minimo il costo di sblocco, per chi sceglie di utilizzare Dott per un periodo definito. Io ho scelto il pass mensile che per il costo di circa un euro mi permette di non pagare lo sblocco per ben 30 giorni.
Un’esperienza senza sorprese.
Esperienza compressiva del servizio: voto 9.
Una delle cose migliori che possano accadere durante una prova su strada è che non ci sia proprio nulla da segnalare. Tutto ha funzionato come doveva. Senza incidenti, guasti, stress, sorprese di nessun genere. Dott mi ha portato più volte dal punto a al punto b nel modo più liscio possibile, esattamente come vuole la filosofia dell’azienda.
Il voto finale di Dott: 52/60
Lime Milano: il dono della velocità
Lime è un monopattino dall’immagine giovane e accattivante, informale, un po’ fuori dalle righe. Bianco, verde e col logo dell’omonimo agrume, Lime raggruppa sotto la sua insegna un mondo di micromobilità elettrica che comprende monopattini elettrici, biciclette, scooter e chissà cos’altro nel futuro.
La app di Lime: funzionalità prima di tutto.
Usabilità della app: voto 10.
Niente da dire sulla app di Lime. Si scarica subito. E’ chiarissima e mostra al volo bici e monopattini elettrici disponibili, con prezzi chiari e in chiaro, già sulla mappa. La sezione “centro sicurezza” si occupa di istruire il guidatore a una guida sicura. Molto apprezzata da chi scrive la possibilità di inserire paypal tra i mezzi di pagamento. Cosa che risparmia molto tempo e fatica. Dal punto di vista dell’utilizzatore, difficile fare meglio di così.
Lime: easy anche da trovare.
Facilità di trovare il monopattino: voto 9.
Senza avere la capillarità di Voi, con i suoi 6000 monopattini, Lime rappresenta una presenza visibile, facile da trovare nei paraggi quando occorre spostarsi in scioltezza.
Lime: un monopattino speedy, quasi racing. Ma con un ma.
Qualità del veicolo e prova su strada: voto 7.
Il monopattino Lime colpisce in mezzo ad ammiraglie dall’aspetto massiccio per la sua leggerezza. Appare quasi esile (senza essere fragile) e con un po’ di fantasia gli si può immaginare un’ispirazionale corsaiola. Allo stato dei fatti è stato l’unico monopattino in sharing a sfiorare i 25 km/h di tachimetro. La guida è piacevole, leggera. Un unico appunto va all’impianto frenante che non mi è apparso né potente né modulabile. Un freno un po’ “on off”, con una sola leva, che lascia un’impressione un po’ ciclistica. Il fatto che abbia quasi spianato un fattorino in consegna che ha attraversato all’improvviso la ciclabile di Corso Venezia non è responsabilità del freno ma della scarsa civilizzazione delle nostre città, per cui le piste ciclabili (e monopattinabili) sono più delle estensioni del marciapiedi che delle corsie riservate di una strada.
Il servizio no stress di Lime.
Comodità del servizio: voto 10.
I monopattini si trovano facilmente nelle zone più frequentate e con lo stesso abbonamento è anche possibile scegliere la bici elettriche. Creare l’account è stata un’esperienza senza stress, molto rapida grazie alla possibilità di scegliere paypal come mezzo di pagamento. Una possibilità che ho trovato comodissima per ridurre sostanzialmente il data entry al primo utilizzo. Ottimo.
Lime, il gusto del monopattino al giusto prezzo.
Costo del noleggio: voto 7.
Il prezzo di Lime è in fascia media, con 19 centesimi al minuto. Lo sblocco è quello comune a tutti i servizi: 1 euro. Non è il servizio più risparmioso di Milano ma nemmeno uno dei più costosi. Inoltre la prima corsa è stata praticamente gratuita grazie all’invito alla prova.
Un’esperienza no problem. Giusto un po’ sfrenata.
Esperienza compressiva del servizio: voto 8.
Nessun ostacolo, nessun problema. L’app mi ha guidato facilmente alla prima guida, i monopattini sono stati sempre perfetti e ben funzionanti. Una piccola nota per il freno, non il migliore che ho provato in questo sharing test. Resta il fatto che a 25 km orari resta un impianto più che sufficente, anche se non morbido e progressivo come altri.
Il voto finale di Lime: 51/60
Bit Milano: lo sharing italiano.
Bit è una bella storia di imprenditoria italiana. Con i suoi monopattini è attiva in molte città ed ha scelto la via di un servizio essenziale ad un prezzo competitivo. Vedremo provandolo se la scelta è stata quella giusta.
Bit: un’app che fa quello che ti aspetti.
Usabilità della app: voto 9.
Nulla da dire sulla funzionalità della app. Tutto quello che ti aspetti c’è, compresa l’area di copertura (che avrei dovuto consultare meglio). Aprire l’account è facile ed intuitivo. Il prezzo è chiaro e conveniente con una varietà di offerta forse addirittura eccessiva: sblocchi gratuiti, abbonamenti totali e parziali. Le regole di utilizzo sono spiegate in modo breve, senza chiedere troppa navigazione attraverso le pagine. Tutto bene fin qui.
Bit c’è quando c’è da muoversi.
Facilità di trovare il monopattino: voto 7.
Buona presenza in città. Quando li ho cercati nelle zone chiave e a città studi, fino a Lambrate (oltre il confine della zona di copertura), li ho sempre trovati. Non è onnipresente in schiere come altri servizi ma i monopattini Bit sono una solida presenza in città.
Un monopattino su misura di città.
Qualità del veicolo e prova su strada: voto 8.
Il veicolo di Bit non ha nulla di clamoroso, glamour, spettacolare. Ma è esattamente quello che serve per muoversi con tranquillità in città. Stabile, solido, non teme il selciato, le rotaie e l’asfalto anche meno che perfetto.
Un servizio rapido e senza attese.
Comodità del servizio: voto 9.
Data entry ridotto e veloce. La possibilità di pagare con paypal, come è ormai chiaro, è stata una delle caratteristiche che ho preferito (nei servizi che la supportano), per evitare lunghe e incerte digitazioni di numeri per strada, con estrazione di portafogli e carte.
Bit: il prezzo è la sua forza.
Costo del noleggio: voto 10.
Bit è uno dei servizi che costano meno, solo 15 centesimi al minuto. Lo sblocco è un euro come per tutti. Ma è molto facile non pagarlo, o quasi, scegliendo una delle formule pass. Bit ha una presenza in strada più che sufficiente per essere ragionevolmente certi di averne sempre uno a distanza ravvicinata.
Grande sulla carta, un po’ troppi problemi nella pratica.
Esperienza compressiva del servizio: voto 5.
A causa di qualche primo problema nell’utilizzo pratico ho usato Bit più spesso di altri noleggi, per accertarmi che il problema che avevo riscontrato fosse stato una eccezione episodica. Purtroppo non è stato così. Al primo utilizzo, vicino al semaforo di Porta Venezia, il monopattino si è fermato o quasi, in modo che per me risultava inspiegabile. Solo con altri noleggi (e i problemi avuti con Bird, che però mi ha informato con una notifica) ho capito che il GPS ha pensato di essere in una zona pedonale, mentre non lo eravamo. Eravamo in pieno Corso Buenos Aires. Ripartito, il monopattino non ha avuto ulteriori esitazioni (anche mentre passavo nella zona effettivamente pedonale di Via Lecco).
Un altro noleggio è andato senza problemi mentre in altri due ho trovato un monopattino quasi senza batteria, che ha rallentato, finché l’ho cambiato con un altro (Voi, in entrambi i casi, lode alla diffusione dello sharing svedese). Per un’ultima prova “del nove” ho voluto prendere un monopattino Bit verificando prima che la batteria fosse oltre il 90% e ho girato per più di mezz’ora, spendendo veramente poco tra promozione di sblocco e minuti in prova gratuiti: 1 euro in tutto.
Presa la mano con la particolarità del servizio, che interpreta in modo molto ampio le zone pedonali che costellano Milano, e modera la velocità di conseguenza, talvolta a sorpresa, ho trovato un veicolo molto essenziale, forse un po’ duro sui selciati che ho percorso in lungo e in largo, ma che si presta molto bene come monopattino “di servizio” su percorsi conosciuti, magari girando un po’ al largo dalle zone di rallentamento. L’idea del rallentamento automatico è buona. Ma per farla funzionare occorrerebbe un gps molto più preciso.
Il voto finale di Bit: 48/60
Wind Milano: il monopattino giallo che muove la città.
Un tempo il giallo era il colore dei taxi. Si vedeva da lontano, si chiamava, ti portava dove volevi senza complicazioni. Oggi, in città, il giallo è il colore di Wind.
Una app facile e trasparente.
Usabilità della app: voto 7.
La app non ha nessuna pretesa di glamour. Serve a farti noleggiare un monopattino e lo fa. La nazionalizzazione in italiano non è proprio curata al massimo e se si cerca qualche informazione l’inglese torna sempre in primo piano (resta comunque possibile accedere all’italiano). In compenso i menù sono accessibili e i monopattini mostrati chiaramente sulla mappa, così come il costo del noleggio.
Wind c’è e soprattutto si vede.
Facilità di trovare il monopattino: voto 10.
E’ decisamente il punto forte di Wind. I monopattini gialli sono dappertutto. E si vedono. La scelta della livrea, ispirata ai vecchi taxi probabilmente secondo me è decisamente vincente. I monopattini elettrici di Bird si distinguono a prima vista, da lontano e forse sembrano ancora più di quelli che sono.
Wind: Il monopattino extra large extra strong.
Qualità del veicolo e prova su strada: voto 7.
Quando ho scritto il mio primo articolo sui monopattini, un utente esperto mi ha consigliato di partire da Wind, proprio per la robustezza e la stazza del veicolo. In effetti l’ampia pedana e le dimensioni importanti offrono un senso visivo di sicurezza. Dopo averlo confrontato con tutti gli altri monopattini in sharing, l’impressione resta buona anche se il monopattino di Wind non è quello che alla prova di guida mi è piaciuto di più. È veloce, accelera con progressività ma sullo sconnesso, il lastricato e i binari è piuttosto duro e rumoroso. La frenata è molto potente ma non molto modulabile. E poi il suo peso massimo (ben avvertibile quando lo si porta a mano su un marciapiede e si rialza il cavalletto) non lo rende certo il monopattino più agile e divertente da guidare tra quelli che si possono noleggiare a Milano.
No problems ma anche no PayPal.
Comodità del servizio: voto 8.
Nessun problema a creare l’account e inserire il mezzo di pagamento. Purtroppo Wind non è tra quelli che accettano paypal, cosa che ho scoperto essere importante, almeno per me, al momento del primo utilizzo. I monopattini sono tutti sulla mappa ben visibili, sbloccarli è facile come sempre. Le istruzioni sono utili e chiare. Wind tra tutti gli sharing è quello che si impegna di più per fare utilizzare il casco, suggerendo di inserirlo nella foto al momento di lasciare il monopattino. L’ho apprezzato.
Prezzo medio e pochi pass.
Costo del noleggio: voto 7.
Wind si colloca in fascia media per il costo orario. 19 centesimi al minuto (la gamma dei prezzi a Milano si muove tra 15 e 25 centesimi al minuto). Avrebbe meritato un voto un po’ più alto se i pass di sblocco fossero stati più numerosi e pratici. Invece Wind è molto essenziale nella sua offerta di pass. Comodo quello che orario, che ho utilizzato. Per poco più di 3 euro guidi un’ora intera. Si potrebbe comunque fare di più.
Un’ ammiraglia che si muove agile.
Esperienza compressiva del servizio: voto 8.
Nei mie viaggi con Wind non ho mai avuto alcun problema. L’autonomia residua è indicata chiaramente e generalmente più che sufficiente. Della guidabilità del monopattino ho già parlato: ha una sua personalità precisa. Non so se i monopattini rallentino automaticamente nelle zone pedonali. Io non ci vado (che mi pare la scelta comunque migliore) ma nei miei percorsi abituali ne costeggio molte e non mi è mai successo che il GPS ne intercettasse una, facendomi fermare o quasi in mezzo alla strada. Apprezzo la mancanza di questa funzionalità, o la sua migliore implementazione. Nel complesso muoversi con Wind è molto facile e piuttosto divertente.
Il voto finale di Wind: 47/60
Helbiz Milano: premium style, premium price
Helbiz è un marchio newyorkese dalle radici molto italiane. E’ presente in molte città con una flotta di monopattini e altri veicoli elettrici in sharing. Il suoi punti di forza sono lo stile e la forza dell’organizzazione. Fermato a novembre dal Comune di Milano, come Bird, è tornata per le strade come uno dei servizi più potenti e diffusi della metropoli lombarda.
Helbiz App. Di tutto e di più.
Usabilità della app: voto 10.
Attraverso l’app di Helbiz si possono noleggiare sia monopattini che scooter elettrici. Potrebbe sembrare una complicazione ma attraverso l’app è molto facile capire quale mezzo è disponibile dove e anche il prezzo è indicato in anticipo con lodevole chiarezza. L’app consente di accedere a una varietà di piani risparmio giornalieri, settimanali e mensili e offre persino la possibilità di acquistare il proprio monopattino. Tutto è spiegato con chiarezza, professionallità e organizzato nel modo migliore. Difficile fare meglio.
Helbiz è sbarcata in forze.
Facilità di trovare il monopattino: voto 9.
Il momentaneo stop imposto dal Comune, a novembre, non pare avere minimimante ostacolato la diffusione di Helbiz che resta uno dei servizi maggiormente presenti e visibili in città. I monopattini elettrici sono spesso raggruppati in aree di parcheggio attraenti, che offrono un’idea di ordine e ricchezza del servizio.
Il monopattino top che ti aspetti.
Qualità del veicolo e prova su strada: voto 9.
Helbiz utilizza per lo sharing un Ninebot G30 modificato e personalizzato con gli adesivi firmati Naba. Tutto appare ed è premium nel servizio di Helbiz. Il monopattino in sé, provato da un non esperto come me (e suppongo la totalità del parco utilizzatori) dà una grande impressione di qualità da fermo. Le manopole e i freni sono solide e rispondono bene, l’ammortizzazione è dolce. Alla guida un pilota non esperto come me ha avuto sensazioni miste. Da un lato, appunto, la solidità e la qualità, dall’altro (e non saprei proprio spiegarne la ragione) il veicolo, nella sua fluidità, è forse anche troppo fluido e cavalcare la sua leggera sensazione di “ondosità” non mi ha dato lo stesso senso di controllo e sicurezza di altri monopattini, forse meno avanzati. E’ una sensazione del tutto individuale e personale, forse dovuta alle mie scarse capacità di guida.
Troppo laborioso al primo uso e con precarica obbligatoria.
Comodità del servizio: voto 4.
Il primo uso di Helbiz è stata l’esperienza più faticosa tra tutti i servizi che ho provato. Aprire l’account appare semplice a prima vista. Ma l’impossibilità di accedere con paypal oltre alla temerarietà di inaugurare il pagamento con apple pay, sperando di risparmiarmi tutto il faticosa data entry che registrare una nuova carta di credito comporta, mi hanno impegnato a lungo. Quando pensavo di avere finito e poter partire, ho dovuto nuovamente inserire nome, cognome, indirizzo, come se non l’avessi già fatto. Succede una sola volta ma nelle mie impressioni ha fatto la differenza, purtroppo non in positivo.
Altra nota critica è sulle modalità di pagamento. Il pagamento “a consumo” è impossibile. L’unica scelta offerta (o visibile a me al momento di partire) è stata precaricare tagli da 10, 20, 30, 50 euro nel portafoglio Helbiz Cash. Anche successivamente, quando ho sforato la prima ricarica da 10 euro e ho dovuto saldare in piccolo debito di circa tre euro, l’unica scelta possibile è stata caricarne altri dieci, cosa che avrei sinceramente evitato. Il portafoglio di Helbiz consente di accedere allo sharing di bici e monopattini e prima o poi troverò il modo di spendere i miei 6 euro e mezzo di Helbiz cash. Ma avrei preferito non essere costretto a doverli anticipare.
Nel complesso, il servizio è di qualità, a patto di non preoccuparsi troppo di risparmiare e di utilizzarlo regolarmente, cosa che rende l’anticipo di denaro poco rilevante o rende interessante accedere ai numerosi pass, il cui prezzo è più allineato alla concorrenza del noleggio semplice.
Lo stile si paga tutto.
Costo del noleggio: voto 5.
Helbiz si colloca nella fascia da 25 centesimi al minuto, la più costosa. Curioso di provare a fondo il monopattino ho fatto con Helbiz la più lunga delle mie corse in monopattino: 39 minuti. Con 11 euro è stata anche di gran lunga la più costosa. Più o meno il prezzo di una sia pur più breve corsa in taxi.
Occhio alla carta se non vuoi restare a piedi.
Esperienza compressiva del servizio: voto 6.
Con Helbiz ho fatto per ora corse per circa un’ora. La guida del monopattino è piacevole, la sensazione è quella di un mezzo di qualità superiore alla media e nuovo di zecca (forse a causa della sospensione che Helbiz ha subito a novembre i veicoli della flotta appaiono in condizioni smaglianti, come nuovi). Cosa ha reso la mia esperienza con Helbiz un po’ meno che eccellente, allora?
Da un lato la macchinosità del sistema, grazie alla quale sono quasi arrivato in ritardo al primo appuntamento. Quasi, perché il ritardo vero e proprio è stato causato dal fatto che a qualche centinaio di metri dalla mia destinazione (il piazzale della Stazione di Lambrate), il monopattino si è fermato lasciandomi a piedi. Solo a posteriori ho capito perchè. La colpa è certamente mia, che non ho consultato con cura la mappa della zona coperta. Ma a mia scusante, avevo già perso dieci minuti col data entry ed era davvero ora di andare. Se usate Helbiz consultate bene la mappa prima di partire. Altri servizi coprono una zona limitata, ma nessuno mi ha impedito di proseguire il viaggio. Al massimo di concluderlo definitivamente.
Il voto finale di Helbiz: 45/60
Bird a Milano: il grande ritorno.
Autorizzato inizialmente, è stato tra i servizi che ha visto ritirata la propria licenza per irregolarità, a dire il vero più che altro dovute agli utenti, ad esempio il parcheggio selvaggio e la guida su marciapiedi e zone pedonali a velocità non controllata. Pochi giorni fa il ritorno: ho ricevuto da Bird l’avviso che il servizio era di nuovo operativo, insieme all’offerta di una prima corsa gratuita. Quale momento migliore per approfittarne? Era logico pensare che Bird avrebbe avuto particolare cura nell’evitare che le infrazioni potessero ripetersi, e così è stato. Andiamo con ordine.
Una app completa e di utilizzo facilissimo.
Usabilità della app: voto 10.
Molto intuitiva la app, mostra subito i monopattini nelle vicinanze. Prima del noleggio, la app offre la guida più completa e facile da seguire, tra tutte quelle provate, al primo uso del monopattino. Forse più completa del necessario quando si sa come funziona un monopattino elettrico ma sicuramente utile per chi affronta la sua prima volta con una certa ansia.
Un ritorno alla grande per le strade.
Facilità di trovare il monopattino: voto 7.
Dopo poco più di una settimana dal suo ritorno (al momento in cui scrivo) la presenza di Bird è ben visibile, anche grazie alla particolare livrea del veicolo. Ma ovviamente ci sono servizi più affermati e diffusi. Trovare Bird in centro non è un problema. Appena fuori dal cerchio San Babila – Duomo – Porta Venezia – Cairoli i monopattini argento sono un po’ più rari di altri brand.
Il monopattino Bird. La freccia d’argento non è proprio una freccia.
Qualità del veicolo e prova su strada: voto 8.
Forse a causa delle disavventure che hanno portato al ritiro momentaneo della licenza, il monopattino Bird mi è sembrato particolarmente ottimistico nella velocità. I 20 km/h riportati dal tachimetro sembravano calcolati un po’ in eccesso.
Il veicolo è solido, accelera bene e frena con sicurezza. La sensazione di controllo è molto buona e non soffre su selciati e binari. Uno dei monopattini più a loro agio in città tra quelli che ho provato.
Comodo e a misura di principiante.
Comodità del servizio: voto 8.
Aprire l’account e scegliere il mezzo di pagamento, grazie alla disponibilità di Paypal è molto veloce. Abbastanza elaborato l’inserimento dati, che non erano stati chiesti al momento di aprire l’account, prima del primo noleggio. Specialmente inserire il codice fiscale può rivelarsi un po’ più complicato del dovuto, quando si è per strada.
Molto interessante la possibilità di scegliere tra due accelerazioni, quella normale e una più soft, tarata per i principianti del monopattino elettrico. L’accelerazione normale è in effetti notevole, anche se non porta a velocità da brivido il monopattino dà una sensazione di potenza.
Prezzo premium ma con molti pass su misura.
Costo del noleggio: voto 6.
Tra tutti i servizi a disposizione, Bird si colloca nella fascia di prezzo più alta con un euro per lo sblocco e 25 centesimi al minuto. La tariffa del servizio conferma l’immagine “premium” che offre il monopattino. E’ possibile pagare la singola corsa oppure scegliere delle ricariche prepagate che offrono qualche sblocco in omaggio (scegliendo tagli oltre i 20 euro). A causa di una certa complicazione nell’accedere al primo noleggio ho per errore caricato i dieci euro, invece che pagare la corsa a consumo, come avrei preferito. Senz’altro un errore mio ma il sistema delle ricariche resta per me poco comprensibile e utile. Per accedere agli sblocchi gratuiti trovo molto semplice acquistare un pass giornaliero e mensile, per meno del prezzo di uno sblocco (cosa che ho fatto in ogni caso).
Gli stop che non ti aspetti: troppo sensibile alle zone pedonali.
Esperienza compressiva del servizio: voto 6.
Il monopattino Bird si guida bene ed è piacevole. L’unico problema che ho avuto è la sua eccessiva sensibilità alle zone pedonali. E’ molto giusto che i monopattini rallentino automaticamente in mezzo alla gente che cammina, identificando le zone pedonali con il GPS. Purtroppo molto meno utile è che il monopattino si fermi (o quasi) in strada, suppongo a causa di un errore GPS, perché crede di trovarsi in una zona pedonale adiaciente. Con Bird mi è successo due volte, al semaforo di Porta Venezia e in Via Regina Giovanna. La seconda volta la zona pedonale era così poco intuibile che ho pensato il monopattino avesse un guasto e mi sono fermato per abbandonarlo. Solo a quel punto ho visto la notifica sul cellulare. Che quantomeno mi ha spiegato perché mi ero fermato. A quel punto sono ripartito senza più incontrare problemi.
Bird mi ha rimborsato per intero la corsa appena ho riportato il malfunzionamento. E’ una cosa che ho apprezzato molto ma avrei apprezzato di più non fermarmi.