Il miglior panettone del mondo è italiano e parla con accento campano. È stato Salvatore De Riso, della pasticceria Sal De Riso Costa d’Amalfi a Minori a vincere la finale di Panettone World Championship 2021, seconda edizione del concorso biennale dedicato al grande lievitato simbolo dell’arte dolce made in Italy, che si è tenuta ieri, 24 ottobre, a Host Milano. Sul podio, a sorpresa, altri due maestri campani: Aniello Di Caprio della Pasticceria Lombardi di Maddaloni (Caserta), che si è aggiudicato il secondo posto, e Giuseppe Mascolo di El Sombrero di Visciano (Napoli), salito sul terzo gradino.
La sua vittoria è stata determinata dalla somma dei punteggi di tre giurie diverse: tecnica, critica e popolare. Il suo panettone ha ottenuto il maggior punteggio nelle votazioni delle tre giurie, risultando il vincitore della classifica assoluta.
Panettone World Championship 2021: la classifica dei migliori panettoni al mondo
Salvatore De Riso è risultato il più votato dalla giuria tecnica, formata da autorevoli chef, maestri, panificatori e pasticceri, mentre Antonio Pistoni di Saporè a Verona si è aggiudicato il primo posto della giuria critica, costituita da giornalisti esperti del settore food e pasticceria. Giuseppe Mascolo di El Sombrero di Visciano, invece, è stato il più votato dalla giuria popolare, formata da un pubblico di appassionati.
Ogni giuria, dunque, ha decretato il proprio vincitore, andando poi a determinare la classifica assoluta, scaturita dalla somma di tutti i voti delle tre giurie (i punteggi delle giurie avevano “pesi” diversi, ossia: 100 la tecnica, 50 la critica e 50 la popolare).
In giuria tecnica c’erano il Maestro del Lievito Madre Maurizio Bonanomi (Presidente di giuria), Leonardo Di Carlo, pastry chef Campione del mondo di pasticceria, Claudio Gatti, Presidente Accademia dei Maestri del Lievito Madre e del Panettone Italiano, Cristina Lunardini, chef e personaggio televisivo, Ezio Marinato, Consulente esperto della panificazione, il pastry chef spagnolo Campione del mondo di Pasticceria Paco Torreblanca e lo chef due stelle Michelin del D’O Davide Oldani, che ha annunciato un nuovo progetto che lo riguarda, vale a dire l’apertura di un laboratorio dedicato ai lievitati.
La giuria della critica invece era formata da Luigi Cremona (Presidente di Giuria), Eleonora Cozzella, Margo Schachter, Indira Fassioni, Mariarosaria Bruno, Paolo Galliani e Francesco Seminara. Mentre in giuria popolare, formata da appassionati del settore scelti attraverso candidatura spontanea, c’erano Marina Barboni, Stefano Capelli, Francesco Di Lauro, Marta De Micheli, Manuel Garea, Zoe Ielacqua e Giuseppe Matarazzo.
All’assaggio, 20 panettoni giunti in finale dopo una lunga selezione a tappe. Tutti apparentemente uguali, preparati secondo la ricetta del panettone tradizionale milanese (regolamentata dal disciplinare), ma diversi uno dall’altro: ogni lievitato con una sua personalità, con profumi più o meno marcati, con differente distribuzione dei canditi, ma anche con sviluppo e alveolatura, e persino forma, diversi. Un’analisi, quella delle giurie, che ha preso in considerazione una decina di parametri relativi al profilo sensoriale dei panettoni: dall’aspetto visivo all’olfatto, dal gusto alla masticabilità e alla scioglievolezza.