Torna il capodanno celtico a Riolo Terme. Sabato 30 e domenica 31 vanno in scena due giorni per celebrare Samhain con esibizioni itineranti, fuochi, accampamento celtico e riti propiziatori, musica, mercato a tema e stands gastronomici. La 28esima edizione di questa festa di Halloween alternativa, alla ricerca le proprie radici preromane, propone nella giornata di sabato l’allestimento del villaggio celtico e i riti propiziatori in attesa del giorno di Samhain, l’allestimento dell’antro delle creature ancestrali, l’apertura degli stands gastronomici con pietanze della tradizione dalle ore 18 e le esibizioni di tessuti aerei e giocoleria col fuoco a cura del duo Artmica. Da sabato pomeriggio e per tutta la durata della festa spazio ai mercatini lungo le vie del paese.
Domenica nel villaggio celtico si assiste alla vita da campo e ai riti propiziatori, mentre nell’antro delle creature ancestrali ci sono scene di riti magici e duelli tra le creature per l’invasione nel mondo odierno nella notte di Samhain. Gli stand gastronomici sono aperti anche a mezzogiorno. Dal pomeriggio fino a notte musica itinerante della tradizione celtica con i Cisalpipers, esibizione dei Tamburi di Brisighella, gli spettacoli del Duo Artmica con tessuti aerei e giocoleria col fuoco. Durante la serata ci saranno cortei vari con i trampolieri di Elastica Teatro, accompagnati da giochi pirotecnici, musica, corteo dei guerrieri celti e delle creature ancestrali, preparandosi per il corteo finale, con le battaglie del bene e del male e il rogo del mostro davanti alla rocca e i fuochi pirotecnici conclusivi. Inoltre nei giorni di festa ci saranno le visite alla Rocca con percorsi animati nelle varie sale e sotterranei, a cura di Atlantide, e l’esibizioni a tema col gruppo ViVilPaese accompagnati da giochi di fuoco di Manuel, davanti alla chiesa.
A Riolo Terme si celebra Samhain il capodanno celtico, l’antica festa di fine raccolto, le popolazioni antiche celebravano il riposo della terra, Dea Madre per queste genti e l’ingresso dell’anno nella stagione buia, il tempo dell’attesa, di una nuova rinascita auspicata con l’arrivo della primavera. E proprio questa ricorrenza richiamava i popoli di queste terre a una maggiore introspezione, la celebrazione degli antenati e il ricordo di ciò che essi avevano fatto, le cose buone e le cose cattive, dedicando questa notte magica e fatata al mondo ultraterreno, le porte del presente si aprivano nell’aldilà per far si che le anime degli avi potessero, per un breve tempo, tornare sulla terra a vedere e sistemare quello che la progenie aveva fatto nel corso dell’anno.