Calcolo ISA 2022

Calcolo #ISA per la dichiarazione dei #redditi per #imprese e #professionistiL’Indice sintetico di affidabilità è la media semplice di due tipi di indicatori elementari:

Gli indicatori elementari di affidabilità”. Valutano l’attendibilità di grandezze di natura contabile e strutturale e possono assumere un valore compreso tra 1 e 10.
Si tratta principalmente di:

 

ricavi per addetto,

valore aggiunto e reddito per addetto,

indice di durata delle scorte,

indice di decumulo delle scorte.

Gli indicatori elementari di anomalia”. Segnalano situazioni di gravi incongruenze contabili e gestionali o disallineamenti tra dati e informazioni presenti nei modelli dichiarativi. Emergono dal confronto con banche dati esterne. Questi indicatori, che si manifestano solo in presenza di un’anomalia, contribuiscono alla determinazione della media dell’indice sintetico. Si distinguono in due categorie, in base al punteggio che possono assumere.

Indicatori elementari di anomalia per il calcolo dell’ISA

Questi indicatori possono essere:

indicatori elementari che, in presenza dell’anomalia, assumono un punteggio compreso tra 1 e 5. Essi si riferiscono, in particolare, ad anomalie di carattere contabile o dichiarativo. Il punteggio 1 rileva la maggiore gravità dell’anomalia, il punteggio 5 la gravità più lieve. Vi rientrano, ad esempio, quelli che rilevano la “Corrispondenza delle giornate retribuite con il modello CU e i dati Inps”, gli indicatori “Incidenza degli accantonamenti”, “Incidenza degli oneri finanziari netti” e “Analisi dell’apporto di lavoro delle figure non dipendenti”;

indicatori elementari che, in presenza dell’anomalia, assumono un punteggio pari a 1. Si tratta di fattispecie dichiarative considerate di particolare gravità. Vi rientrano, per esempio, quelle relative all’“Assenza del numero di associati in partecipazione in presenza dei relativi utili”, al “Margine operativo lordo negativo”, l’“Incidenza degli ammortamenti”, l’“Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti per locazione finanziaria” e la “Copertura delle spese per dipendente”.

Matematicamente, inserendo nella media un nuovo elemento con basso valore, la stessa è pesantemente influenzata da tali anomalie. Si passa così da una semplice stima dei ricavi conseguiti, prevista dagli studi di settore, all’analisi di più basi imponibili per una valutazione più puntuale del conto economico prevista dagli ISA.

QUALI DATI INSERIRE NEL CALCOLO DEI NUOVI ISA

A differenza degli Studi di Settore, che prevedevano l’inserimento nel software dei dati contabili ed extracontabili, gli ISA prevedono l’utilizzo di un terzo insieme di dati, forniti dall’Agenzia delle Entrate stessa.

Il provvedimento 126200 del 10.05.2019 ha definito gli ulteriori dati per l’applicazione degli ISA che vengono forniti dalla stessa Agenzia delle Entrate e che sono necessari per ottenere il “voto” della pagella. Non si tratta solamente dei dati fiscali relativi agli ultimi sette periodi di imposta, ma comprendono anche una serie di elementi qualitativi. Questi sono riferiti ad esempio:

all’anno di inizio attività,

al valore delle operazioni di ristrutturazione desumibile dall’archivio dei bonifici dedicati,

alla media degli ultimi sette periodi di imposta relativa a canoni di beni immobili,

ad ulteriori dati ‘estratti’ dalla Certificazione Unica (compensi percepiti, numero di incarichi, ecc.).

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