La cifra prevista attualmente per l’aumento degli stipendi dei docenti è di 107 euro lordi mensili. Dalle precedenti manovre, per la scuola ci sarebbe una dote di circa 2 miliardi, a cui la manovra 2022 aggiunge altri 300 milioni, per quest’anno, e a regime per i prossimi anni.
L’adeguamento delle retribuzioni dei docenti è un nodo importante, soprattutto dopo che i dati dell’ultimo rapporto Eurydice sugli stipendi dei professori e dei capi d’istituto hanno evidenziato il divario con il resto d’Europa. Se a questo aggiungiamo che negli ultimi 5 anni il potere d’acquisto è rimasto fermo e che la carriera nella scuola non esiste (per ottenere un aumento del 50% occorrono 35 anni di servizio), il quadro è ancora più sconfortante.
I sindacati hanno chiesto un aumento di circa 300 euro. Ma le intenzioni del Governo sono ben diverse.
L’atto d’indirizzo è in arrivo. Gli stanziamenti pre-manovra 2022 garantivano 87 euro lordi, saliti poi ai 107 medi attuali (sempre lordi e comprensivi di elemento perequativo). Se venissero confermati i 200 milioni in più, una tantum
per il solo 2022, la situazione potrebbe essere questa:
- per il 2022 l’asticella degli aumenti salirebbe intorno ai 120-125 euro (sempre medi mensili lordi)
- dal 2023 e a regime, si riassesterebbero sui 100-105 euro.
Una cifra, leggermente più alta rispetto allo scorso rinnovo (96 euro).